La furiosa rabbia per la propria malata condizione

Qualche tempo fa, parlando con un caro amico delle elezioni presidenziali in Francia, facevo presente le mie paure sulla possibilità che Marine Le Pen potesse conquistare l’Eliseo. Il mio amico mi rispondeva che Emanuel Macron era, di fatto, l’espressione degli Stati Uniti e che, in pratica incarnava un altro tipo di fascismo, certamente più raffinato, ma pur sempre fascismo.

Quello che volevo far capire al mio amico, senza riuscirci, era che, se la Le Pen fosse diventata presidente, la cosa che mi preoccupava di più sarebbe stato l’effetto che avrebbe suscitato nelle persone. Cioè, dal mio punto di vista, ci si sarebbe trovati di fronte ad una legittimazione governativa della violenza e della discriminazione.

Questo ragionamento è poi rimasto nell’ambito teorico, visto che le elezioni presidenziali  sono state vinte dal pessimo Macron, una specie di Renzi più spietato e potente. Fin quando, lo scorso Marzo,  la Lega e il Movimento 5 Stelle,  non hanno vinto le elezioni politiche. Il problema si è ripresentato allorquando, Salvini Matteo, è divenuto ministro dell’interno.

Il PD, ha tentato, nel corso della sua storia post comunista, come PDS e DS, di incarnare un nuovo fascismo, promulgando ad esempio la Legge Turco/Napolitano o divenendo il rappresentante in Italia della finanza internazionale. Chiaramente lo ha fatto in maniera più elegante del rozzo salvinismo, ma lo ha fatto, si è resa complice, la cosiddetta sinistra, della recrudescenza sociale e del degrado umano; Ha, cioè, fascistizzato la società, facendo credere di esserne garante dei diritti acquisiti e fautrice dell’avvento di una nuova Repubblica multietnica.

M5S e Lega invece appartengono ad un’altra espressione del fascismo, quello di grana grossa, quello viscerale e molto simile a quello storico, un fascismo che ha la sua dimora nel populismo, quella specie di mostro fondato sull’ignoranza, la volgarità e la superficialità, che divengono un vestito su misura per tutti quelli che ”adesso basta!”

In questo punto di vista si colloca alla perfezione l’aggressione subita dall’atleta azzurra Daisy Osakue colpita, in quel di Moncalieri, da un lancio di uova che ne hanno leso la cornea. La giovane Daisy, spero ancora in preda allo spavento, viene a dichiarare che, essendo quella una zona frequentata da prostitute africane, probabilmente gli aggressori, l’avevano scambiata per una di queste e che, di conseguenza, il vero obiettivo era, appunto, una ragazze che faceva l’antico mestiere. Ora, ribadendo la possibilità che la giovane Daisy fosse ancora scossa, vivo nella speranza che la sua testa possa non pensare una cosa tanto scellerata perché, altrimenti, mi verrebbe da credere che non c’è mai limite al peggio.

Ora, cosa spinge una o più persone, ad andare in giro il lunedì sera con la macchina piena di uova alla ricerca dell’obbiettivo di turno? Cosa spinge a sparare con una pistola ad aria compressa in direzione di un campo Rom? Cosa induce Salvini a cantare una canzone contro i napoletani che puzzano e hanno il colera, quando già è parlamentare europeo? Insomma cosa muove la nostra società tutta a pendere verso il razzismo e il fascismo? Certo, sin quando gli intellettuali e i pensatori di turno saranno i Saviano e i Casaleggio; sin quando gli esponenti del giornalismo saranno i Feltri e i Mentana; sin quando il massimo dell’opposizione saranno i Martina, sarà veramente difficile educare le nuove generazione verso le terre della cultura, dell’apertura e del rispetto dell’altro. Non è più nemmeno il trionfo del pensiero debole e il trionfo del non pensiero, in cui la maggioranza si trova con il suo silenzio assenso, ad esserne parte attiva, ancora prima di armarsi di uova e pistole ad aria compressa, drammatico antecedente di atti di violenza più gravi come assassinii e stragi: Cose, per altro che, in Italia conosciamo bene.

E andiamo avanti, tanto tra poco inizia il campionato, ci sarà Grande Fratello 150 e una puntata in più de “La vita in diretta”, che mi renderà una persona affranta ma informata. In fondo perché non adeguarsi a tutto questo? Perchè non scegliere il quieto vivere come propria religione? Perché non fermarsi alle verità ufficiali? Insomma, perché essere curiosi, intelligenti, aperti, tolleranti quando, tutto questo, porta solo difficoltà in un sistema sempre più disumano?

Tutti vogliono la soluzione immediata, la risposta immediata, il risultato immediato, ed è per questo che tutto si sta velocizzando, ma è una velocità strana che lascia per strada troppe cose, come la nostra dignità, il coraggio della verità e la curiosità che rende la vita piena di passioni e felicità. Forse questa nuova condizione disumanizzante che stiamo scegliendo non è altro che il precedente della fine di una civiltà che non ha più niente da dire, se non la furiosa rabbia per la propria malata condizione, che anch’essa diviene intollerante ai propri fautori.

Ogni volta che percepisco l’aumento della violenza, il primo pensiero va ai bambini  a coloro che domani avranno la possibilità di riscattare questo presente così angosciante e squallido. Ma dovranno cercare loro una nuova strada, saranno loro che dovranno far scoccare una scintilla che porti l’umanità lontana dalla sua preistoria. Spero solo che, l’inquinamento morale a cui stiamo sottoponendo loro, non li abbia già intaccati troppo perché, questa sì, che sarebbe una colpa irreversibile per tutti noi.

Ivan Marchetti