La menzogna che dà sicurezza

Considero il Kenya la mia seconda patria, per via dei tanti anni di volontariato spesi in questa terra. Potrei dire che, dopo l’ultima strage di Garissa, il mio cuore piange di dolore, ma c’è di più.
Ho un’età in cui o sei sveglio, oppure non ti sveglierai mai, è quel momento della vita nel quale ti senti in dovere di tirare delle somme mentre, dinanzi a te, rimangono ancora tanti anni da vivere. In questi ultimi tempi ho avuto l’occasione di riflettere su ciò che sta accadendo a livello mondiale e, sempre di più, sono convinto che, dietro il trend del terrorismo internazionale, ci sia un disegno ben preciso.
Certo, si passa per dietrologi  o per perditempo, ogni qualvolta si inizia a parlare di questi temi; c’è un rifiuto endemico nel cercare di capire gli eventi al di là dello stabilito. Per queste ragioni ho capito che, la maggioranza, ha un sistema  di pensiero, molto simile a quello dei bambini dai 5 ai 7 anni. In questa fascia di età si giudicano i fatti che accadono, senza tener conto delle cause che li hanno posti in essere, e quindi con l’assenza della memoria storica, e non si tiene conto delle conseguenze degli stessi, e quindi con l’assenza di un futuro; Esiste “l’adesso” e stop.
Così ragionano i bambini, e così ragionano “gli adulti bambini”, ovverosia quella larghissima fascia di popolazione mondiale che si è disabituata a riflettere sulle cose.
Tornando al Kenya e al sedicente terrorismo internazionale, il piano è chiaro: un gruppo di pazzi che rispondono alle lobbies del potere che si compiace di se stesso nei vari Bilderberg e Trilateral, ha deciso che, il modello capitalista o neo liberista o globalizzato o come accidente lo volete chiamare, deve essere un dogma , per il quale è necessario manipolare, mentire, creare sofferenza e uccidere. Per questo mortifero sistema di neo schiavitù, servono esseri umani dormienti, ammalati, ignoranti, pieni di debiti e pigri. Se queste condizioni si presentano, allora, il modello sociale globale può continuare ed avanzare.
Certamente la strada, ormai, è bella che libera: non esistono opposizioni globali, organizzate, con nuovi codici di lotta che non siano sempre i soliti prevedibili e, soprattutto, manca la voglia e la fame di riscatto.
Quello che mi stupisce è come, le persone, non abbiano ancora capito il giochino della paura, della creazione, cioè, di veri e propri piani, per generare paura nella popolazione affinchè, questa, si trovi nelle condizioni disperate di essere sola, senza amici, senza denaro e senza fiducia, nella sua vita di ogni giorno. Se ci pensate bene ogni epoca possiede le sue menzogne e i suoi capri espiatori, ed anche oggi è lo stesso: cambiano gli scenari, ma gli attori sono sempre quelli! Chi sono? I governi degli Stati Uniti che, pur di non perdere il primato ideologico del miglior modello sociale possibile, usano il loro braccio armato, la C.I.A., e i governi fantoccio occidentali a loro servizio, tra cui, certamente, anche quello del nostro Paese. E’ strano che nessuno si ribelli al fatto che, negli ultimi anni, senza elezioni politiche, si siano succeduti tre Presidenti del Consiglio. Se non è un esempio di colpo di Stato bianco, mi domando quale lo sia.
Per sintetizzare credo che Al Qaeda, Isis, Boko Haram, Al Shaabab siano realtà pilotate e sovvenzionate ad arte per un posizionamento geopolitico epocale, dietro il quale, non solo si nascondono denaro e potere, ma la sopravvivenza stessa del sistema capitalista; è questo il punto: i potenti sentono che, potenzialmente, il mondo potrebbe essere permeato da una nuova primavera, una primavera meravigliosa e senza precedenti storici. Lo sanno che l’umanità può svegliarsi e, per evitate questo, sono disposti a tutto, anche a massacrarci, non solo con gli attentati, ma anche e soprattutto, moralmente, in modo tale che, dinanzi alla nostra conclamata debolezza, essi, possano procedere con sicurezza.
Io davvero non ho idea della prossima direzione che gli eventi possano prendere prossimamente, ma una cosa la posso dire con onestà : cercherò di restare lucido, di arrabbiarmi il meno possibile, di dare una risposta utile agli eventi, di cercare le cause e vedere le conseguenze, di cercare il dialogo con tutti, e di porre le basi per un Nuovo Umanesimo.
Quando guardiamo con occhi increduli il mondo, cerchiamo di considerare che, nei confronti della vita, non siamo impotenti e miseri spettatori, ma possiamo essere l’ago di una bilancia mondiale, perché qui c’è di mezzo, non solo la nostra esistenza, ma l’esistenza di tutti, come una concatenazione, una somma di coscienze, che creano un’unica grande coscienza. Speriamo che il buio non vinca sulla luce, e che ad un nuovo oscurantismo, possa contrapporsi un Nuovo Umanesimo.