Piazza San Carlo: la prevenzione che fa più paura del terrorismo.

I fatti di piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League, sono ormai noti a tutti. In questo momento non è ancora emersa chiaramente la ragione che ha portato i presenti, ad un’ondata tale di panico capace di produrre 1.500 feriti, alcuni dei quali gravi.

La cosa che, sin da subito ho deprecato, è il tentativo da più parti di strumentalizzare politicamente e sportivamente questa vicenda, con quel fare tipico degli sciacalli, di mezze figure pronte a sfruttare un evento drammatico per il proprio tornaconto. A queste persone dedico tutto il mio disprezzo e spero vivamente che, mai nella loro vita, si possano trovare nella condizione di essere strumentalizzati nella stessa maniera.

Detto questo è chiaro che è necessario stabilire le responsabilità. Oltre a chi ha fatto scoccare la scintilla materialmente che, a parer mio, dovrebbe subire una condanna esemplare, come ad esempio tornare a frequentare le scuole elementari e nei week end ripulire armato di cucchiaino e bicchiere ogni piazza dedicata a manifestazioni pubbliche, oltre affrontare l’iter penale del caso.

Gli altri responsabili sono a mio avviso: la Giunta Comunale di Torino, la società Juventus FC e il Prefetto di Torino.

La Giunta Comunale ha dimostrato superficialità e approssimazione nello stabilire la location per l’installazione del Maxischermo. Tutti sapevano, anche le pietre, che piazza San Carlo sarebbe stata gremita all’inverosimile da migliaia di tifosi provenienti da tutt’Italia e non solo dal Piemonte. Dopo Cardiff, Torino era la meta designata.

Nonostante questo, non c’è stata nessuna prevenzione, controllo e organizzazione delle vie di fuga. Niente! Addirittura si potevano vedere venditori abusivi di bevande, non solo lattine ma anche bottiglie di vetro. Il tutto finanziato da denaro pubblico. Ma agli Agnelli, a Torino, non si può mai dire di no! E allora, vai di maxischermo.

E passiamo alla società Juventus Fc. Non stiamo parlando di una società secondaria non abituata a gestire eventi di un certo rilievo, stiamo parlando di una società importante che si voglia o no, di una società che quando ha deciso di farsi sentire, lo ha sempre fatto senza tante remore. Insomma è la società degli Agnelli-

Ecco, ad una società come questa, non è venuto in mente di organizzare la visione della partita col Real, all’interno dello Juventus Stadium! Più penso al fatto che non ci hanno pensato e più penso che, dopo tutto, gli Agnelli/Elkan sono potenti soprattutto nell’immaginario collettivo, che nell’intelligenza strategica.

In quel modo, non ci sarebbe stata la presenza di bottiglie di vetro, il pericolo si sarebbe notevolmente ridimensionato ed una festa non si sarebbe trasformata in una tragedia sfiorata, anche se 1500 feriti sono tutto sommato, una tragedia.

Passando al Prefetto. Mi sembra davvero strano che, una carica così importante delle istituzioni, un rappresentante di Roma a Torino, non abbia considerato minimamente la possibilità di disordini, di possibili pericoli, soprattutto in un periodo di terrorismo come questo quando; solo pochi giorni prima a Mancherster è successo quello che è successo.

Insomma, grazie alla buona sorte nessuno ci ha lasciato le penne, ed anche il bambino ferito gravemente sta, pian piano migliorando, certo è che sarà necessario prendere seri provvedimenti nei confronti di chi doveva gestire e non è stato in grado di farlo, chiunque essi siano, anche intoccabili, alte cariche nazionali e amministrative.

Speriamo che il buon gusto ed una sana vergogna possano, per una volta, essere più pesanti della conservazione del potere.